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Ricerca storica a cura dell' artista Gino Di Grazia





Yayoi Kusama

Il meraviglioso universo artistico di Yayoi Kusama. Trovo difficile trovare un paragone per questa incredibile artista. Non so se definirla una Lady Gaga dell' Arte per il suo stravagante Look, se per le monumentali opere sia una Louise Bourgeois giapponese, per le sue sofferenze sulla sedia a rotelle a Frida Kahlo o per il suo internamento in una clinica psichiatrica a Van Gogh. Certamente un po' di tutto questo, Yayoi Kusama nella sua vita ha raccolto tanti aggettivi come tanti sono i puntini nelle sue opere. La 84enne artista e scrittrice nipponica è considerata tra i grandissimi precursori della pop-art, ed ha influenzato contemporanei come Andy Warhol, Claus Oldenburg e Roy Lichtenstein. "Dot Obsession", l'ossessione dei puntini, questo tema della sfericità e del punto era il suo mondo che la madre cercava di correggere con i ceffoni. Il primo ritratto fotografico di Yayoi a dieci anni mostra una bambina, che triste stringe al petto dei crisantemi, come ci si voglia nascondere dietro. Yayoi Kusama nasce a Matsumoto City, in Giappone, il 22 marzo 1929. Matsumoto e' un paesino tra le montagne a duecento chilometri da Tokyo, qui vi è vissuta durante tutta la scuola, nell’adolescenza e durante la guerra.Qui viene temprata dalla rigidità dell’educazione famigliare, dal rigore della pittura tradizionale Nihonga, dal duro lavoro nelle imprese tessili in periodo di guerra. Qui iniziano i primi disturbi mentali, qui ha inizio a un’espressione artistica in bilico tra genio e follia. A diciannove anni Kusama comincia la sua carriera professionale a Kyoto, la città dei templi. Nel 1958, quasi trentenne si avventura nel primo e unico soggiorno a New York, dove risiedera' circa vent’anni. Qui viene attirata dalla scena artistica dell’epoca, gli anni ruggenti della Pop Art. Nel 1959 crea i suoi primi lavori della serie Infinity Net, delle grandi tele lunghe quasi una decina di metri. Negli anni ’60 si dedica all’elaborazione di nuove opere d’arte, per esempio Accumulatium o Sex Obsession. A partire dal 1967 Kusama realizza numerose performance provocatorie e osé dipingendo con dei pois i corpi dei partecipanti o facendoli “entrare” nelle sue opere. A New York, nell’ambiente artistico del Village di Manhattan, Kusama aveva il suo studio nello stesso stabile in cui lavoravano Larry Rivers, Claes Oldenburg, John Chamberlain, Donald Judd e Joseph Cornell. Andy Warhol aveva la sua «factory» a due passi. Joseph Cornell era impazzito d’amore per Kusama, le scriveva anche tredici lettere in un giorno. Kusama fu la creatrice dei «polka dot» o pallini bidimensionali multicolori , su tele e murali, ma sui corpi nudi di uomini e donne. Questa espressione artistica influenzo' generazioni di pittori, da Lichtenstein in poi. I «polka dot» culminano infine nelle opere di Damien Hirst. Infine tornata in Giappone, a partire dal 1977, Kusama per scelta personale ha preso alloggio nell'ospedale psichiatrico Seiwa, dove ha sempre detto di trovarsi bene e dove inizia a scrivere poesie e romanzi surreali. Nello studio a Shinjuku dipinge da allora tutti i giorni. Opere prodotte dopo il ritorno in Giappone, sono i «giardini fallici» e le protuberanze (pustole, escrescenze, gibbosità) di stoffe o altri materiali, che caratterizzano quadri e oggetti, con esplicito riferimento sessuale fallico o vaginale. Recentemente l’artista continua a rappresentare l’infinito attraverso sculture a tutto tondo e sale accessibili ai visitatori. Nel 1993 produce per la Biennale di Venezia un’abbagliante sala degli specchi con inserite delle zucche, che diventano un suo alter ego. Da questo momento Kusama inventa altre opere su commissione, per lo più fiori giganti o piante colorate. Le sue opere sono esposte in vari musei importanti a livello mondiale in mostre permanenti, come per esempio il Museum of Modern Art di New York, Walker Art Center nel Minneapolis, al Tate Modern a Londra e al National Museum of Modern Art di Tokyo. Si fa conoscere dal grande pubblico per la collaborazione con Peter Gabriel nel video "Love Town" (1994), in cui tutte le sue ossessioni - pois, reticolati, cibo e sesso - finiscono nel mondo ipertrofico della canzone dell'ex Genesis. Ed un'altra occasione per aumentare la sua notorietà, l'ha avuta nel 2012 grazie a Marc Jacobs, direttore artistico Louis Vuitton, con il quale ha svolto una delle più grandi collaborazioni artistiche per la maison francese. Sono stati realizzati numerosi capi d'abbigliamento che riportano gli ossessivi pois, molto grandi e colorati. È stata realizzata anche una linea di borse Louis Vuitton, dove sono stati ripresi i modelli più iconici in cui la classica tela Monogram è stata sostituita con la ben più prestigiosa pelle Monogram Vernis Dots Infinity. Invece altre borse hanno subito un restyling più fantasioso dove i manici, la parte superiore ed il fondo sono stati realizzati in pelle verniciata Dots Infinity, mentre la parte centrale è in nylon Monogram. Insieme alle borse sono stati realizzati articoli di piccola pelletteria, quali portafogli, pochettes, portamonete che oltre ai pois riportano le zucche ed i nervi biomorfici, altri elementi caratteristici dell'arte di Kusama. Sono stati lanciati anche bracciali modello bangle, scarpe decolleté e ballerine, nonché teli mare, parei, e foulard. Il suo lavoro è presente nelle collezioni dei più prestigiosi musei di tutto il mondo: dal Museum of Modern Art di New York alla Tate Modern di Londra, dal Centre Pompidou di Parigi al National Museum of Modern Art di Tokyo, città dove oggi l'artista vive e lavora. Numerose sculture, a forma di piante e fiori giganteschi, si trovano al Fukuoka Municipal Museum of Art e Matsumoto City Museum of Art in Giappone; Eurolille a Lille, Francia e al Beverly Hills City Council a Los Angeles. Nel 2012 un tour di mostre da Parigi a Madrid, partendo dalla Tate Modern di Londra per arrivare al Withney Museum di New York. Certamente un’arte provocatoria la sua con tele lunghe decine di metri, infinity rooms, sculptures a temi sessuali, perfomance di denuncia, ha precorso i tempi negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

YAYOI KUSAMA, brevi cenni biografici.

1929 -- Yayoi Kusama nasce il 22 marzo, a Matsumoto City, prefettura di Nagano, in Giappone, lei è la quartogenita di una famiglia benestante e conservatrice.

1939 -- Intorno all'età di dieci anni, Kusama inizia con motivi a pois nei suoi disegni, acquerelli, pastelli e oli. Questo viene attribuito ad una serie di allucinazioni, il risultato di un ambiente familiare volatile.

1948-1949 -- Verso il suo ventesimo anno d' eta', esce di casa per entrare nella Scuola di Arti e Mestieri di Kyoto dove studia Nihonga (pittura in stile giapponese), si diploma l'anno successivo.

1950 -- Un dipinto Nihonga, intitolato "Cat 1947" è selezionato per la prima "Nagano Exhibition".

1952 -- Kusama lavora ad un ritmo impressionante. La sua prima mostra personale tenutasi a marzo, presenta 250 opere, mentre a una seconda mostra, nel mese di settembre espone ulteriori 280 pezzi. I sui lavori attirano la conoscenza dei psichiatri Dr. Shiho Nishimaru e il dottor Ryuzaburo Shikiba. Piani di Shikiba per esporre i sui lavori negli Stati Uniti non si realizzano.

1953 -- Kusama rifiuta un posto presso l'Académie de la Grande Chaumière di Parigi, al fine di dedicare tempo ad una mostra personale a Tokyo.

1954 -- A febbraio, Kusama tiene la sua prima mostra personale a Tokyo. Il suo lavoro è apparso sulla copertina della rivista Mizue. Una seconda mostra a Tokyo avviene alla Mimatsu Shobo Gallery in agosto.

1955 -- Dopo tre mostre personali nei primi tre mesi dell'anno a Tokyo, il lavoro di Kusama è incluso nel 'Salone Internazionale dell' Acquerello' al Brooklyn Museum di New York. Nel mese di novembre, comincia una corrispondenza con l'artista americana Georgia O'Keeffe e le l'invia 14 dei suoi acquerelli. Corrisponde anche con Kenneth Callahan, un pittore con sede a Seattle.

1956 -- Callahan, le assicura una personale alla Dusanne Gallery di Seattle. Contro i desideri della sua famiglia, il dottor Shiho Nishimaru ottiene un visto che le permette di recarsi negli Stati Uniti.

1957 -- Con la notizia della sua mostra americana, Kusama diventa una piccola celebrità e il sindaco di Matsumoto organizza una festa d' addio per l'artista. Prima di partire per gli Stati Uniti, distrugge diverse migliaia di suoi lavori. In dicembre Kusama tiene la sua prima mostra personale negli Stati Uniti, alla Dusanne Gallery a Seattle.

1958 -- Kusama si trasferisce a New York nel mese di giugno, iscrivendosi alla Art Students League di New York, per ottenere un visto per studenti. Lei inizia a lavorare ai suoi primi dipinti 'Infinity Net'. Da questo momento, le mostre collettive includono anche 'pittura giapponese moderna'.

1959 -- Kusama debutta in una collettiva a Boston nel mese di giugno. La sua mostra personale nel mese di ottobre, con cinque grandi tele monocrome, guadagna positive recensioni da artisti e critici, tra cui Sidney Tillim, Dore Ashton e Donald Judd. Judd acquista un dipinto per $ 200, pagato in quattro rate, ed i due artisti si avvicinano. Kusama tiene altre due mostre personali a novembre e dicembre.

1960 -- A marzo, Kusama inizia la sua collaborazione con l'avanguardia europea, lei e Mark Rothko sono gli unici artisti di New York ad essere rappresentati in 'Monochrome Malerei', un sondaggio internazionale di astrazione contemporanea organizzata da Udo Kultermann al "Städtisches Museum di Leverkusen", in Germania. Il suo lavoro appare al fianco di artisti e gruppi del Nouveau Réalisme (collettivamente noti come New Tendencies); inclusi tra loro ci sono Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni e Günther Uecker. Altre mostre seguono sulla costa orientale degli Stati Uniti, e Kusama accetta di essere rappresentata da Stephen Radich a New York.

1961 -- Frank Stella acquista un suo quadro da una personale di Kusama. Ha uno studio nello stesso edificio dove lavorano Donald Judd e la scultrice Eva Hesse, Hesse diventa una cara amica. Ulteriori mostre seguono in Europa - dove continua ad essere associata alle Nuove tendenze. Da quest' anno, Kusama è ricoverata regolarmente per esaurimento e Georgia O'Keeffe convince il proprio rivenditore Edith Herbert per l'acquisto di alcune opere, al fine di aiutare Kusama che e' anche in gravi difficoltà finanziarie.

1962 -- Kusama partecipa a mostre in Europa ed e' l'unica artista statunitense invitata. Kusama esperimenta con sculture spesso con Judd come assistente. Le prime due opere sono esposte a New York, accanto ad artisti come Robert Morris, Claes Oldenburg e Andy Warhol. Incontra lo scultore Joseph Cornell, ed i due iniziano una relazione a lungo termine.

1963 -- A Kusama è concessa la residenza permanente negli Stati Uniti. Le sue mostre entusiasmano Andy Warhol e il critico Brian O'Doherty, che descrive con entusiasmo la produzione di Kusama. Espone accanto Judd, Morris, Dan Flavin e Larry Poons negli Stati Uniti, e Fontana, Klein, Manzoni, Peeters, Uecker e Dieter Roth in Europa.

1964 -- Kusama inizia a includere luci elettriche e specchi nelle sue installazioni. Espone accanto ad Allan Kaprow e Marcel Duchamp, così come Warhol, Oldenburg, Jim Dine, Robert Indiana, Roy Lichtenstein e Tom Wesselmann. Si assicura la critica positiva di Herbert Read e del New York Times, l'attenzione commerciale, tuttavia, è limitata, a causa dele sue dichiarazioni sulla sua malattia mentale.

1965 -- Le circostanze finanziarie di Kusama sono migliorate grazie a una borsa di studio della fondazione Rockefeller. Anche la sua salute migliora in compagnia dell'artista On Kawara, con il quale condivide un monolocale.

1966 -- 'Driving Immagine Show ' è esposta presso la Galleria d'Arte del Naviglio 2 a Milano, dove trascorre due mesi nello studio di Lucio Fontana. Alla Biennale di Venezia nel mese di giugno espone 1500 sfere d'argento raccolte su un prato. Nel tentativo di coinvolgere gli spettatori e la critica del mercantilismo del mondo dell'arte, Kusama vende le sfere per 1.200 lire ($ 2) ciascuna. Le autorità della Biennale si oppongono all' idea che l'artista vendesse il suo lavoro come coni di gelato. Altre opere sono esposte al Museo di Arte Moderna di New York e a Stoccolma. Il critico Lucy Lippard proclama Kusama una precursice dell' 'astratto eccentrico'.

1967 ---- Kusama mette in scena un happening al Black Gate Theatre di New York. Un ambiente di manichini e le pareti coperte di pois, il tutto sotto la luce nera - i visitatori vengono dipinti con puntini in vernice fluorescente. Eventi simili, lei li descrive come 'feste del corpo', si svolgono nei parchi di New York e al Museo Chrysler Art di Provincetown e alla Galerie Orez a L'Aia. Uomini nudi dipinti con dei puntini in un jazz club portano alla chiusura del locale. Kusama dichiara che 'il corpo è arte' in un volantino per l'evento di Provincetown.

1968 -- Il film di Kusama che documenta le vicende del precedente esercizio, è proiettato a New York e nelle trasmissione televisive in Europa. Il Kusama International Film Society è istituito per assistere la distribuzione, ma l'azienda deve affrontare leggi sulla censura nella promozione del film di Kusama. Avvenimenti di Kusama come 'The Anatomic Explosion', con nudità in pubblico in tutta New York sono una protesta contro la guerra in Vietnam, l'invasione sovietica della Cecoslovacchia, e del capitalismo in generale. Il sensazionale reportage di questi eventi raggiunge il Giappone e provoca ulteriori attriti all'interno della famiglia di Kusama.

1970 -- Ritorna in Giappone per una visita di tre mesi, durante i quali lei è spesso ospite alla televisione giapponese. Viene anche arrestata durante un happening a Tsukuji.

1972 -- A New York, Kusama comincia a scrivere delle sue esperienze; ​​questo materiale sarà la base della sua successiva produzione letteraria.

1973 -- Dopo la morte del suo compagno Joseph Cornell, Kusama ritorna in Giappone, ha intenzione di rimanere in Giappone solo per poco tempo, ma rimane fino al 1975.

1974 -- Kusama rivolge la sua attenzione alla ceramica, acquerelli, pastelli e collage e comincia a scrivere poesie. Partecipa alla American Art 1974' al Museo di Philadelphia nel mese di aprile. Kamon,il padre di Kusama, muore a giugno.

1975 -- Kusama è ricoverata presso il Seiwa Hospital nel quartiere di Shinjuku di Tokyo. Pubblica un saggio dal titolo 'Lotta e vagabondaggi della mia anima' pubblicato nel Geijutsu Seikatsu (Art Life). Nel mese di dicembre la Nishimura Gallery di Tokyo ospita una mostra di nuovi collage, la prima da quando Kusama è tornata in Giappone. La mostra attira l'attenzione del giovane poeta e curatore Akira Tatehata.

1976 -- A dicembre Kusama partecipa a mostre in diverse gallerie di New York.

1977 -- A partire da marzo, Kusama diventa una residente permanente al Seiwa Hospital, e apre uno studio vicino all' ospedale. Nel mese di giugno, pubblica un libro di poesie e dipinti.

1981 -- Kusama è uno dei 30 artisti inclusi nella grande inchiesta: 'Il 1960, un decennio di trasformazione nell' arte giapponese contemporanea' presso il Museo Nazionale d'Arte Moderna a Tokyo e Kyoto.

1982 -- Una mostra personale al Fuji Television Gallery di Tokyo, che comprende circa 30 opere, è la prima in Giappone a mostrare dipinti e sculture di Kusama dagli anni 1950 e 1960. Una mostra personale si svolge anche presso la Galleria Naviglio di Milano.

1983 -- Galerie Ornis, L'Aia, espone 42 opere in 'Yayoi Kusama: 1950-1970'. Il lavoro di Kusama è anche nel Museo di Arte Contemporanea a Los Angeles. Nel mese di gennaio viene pubblicato il secondo romanzo di Kusama.

1984 -- Kusama dedica l'anno alla scrittura, e il suo lavoro è incluso in 'Blam! L'esplosione del pop, minimalismo e performance 1958-1964 ' al Whitney Museum of American Art, New York. Sua madre Shigeru muore.

1985 --- Nel mese di aprile, una performance al Tempio Joshinji di Tokyo, mentre il suo terzo romanzo, appare in maggio. Al Museum of Modern Art di Oxford e' presente nell' Avant-Garde Art in Giappone, 1945-1965'.

1986 -- Una mostra al Musée Municipal, a Dole, in Francia, è la prima mostra internazionale a concentrarsi sulla produzione di Kusama dal 1980, mentre lavori del 1962 sono inclusi nella vasta indagine del Pompidou 'Japon des Avant Gardes 1910-1970'. Un suo libro viene pubblicato nel mese di giugno.

1987 -- Il Museo d'Arte Kitakyushu di Fukuoka lancia la prima grande retrospettiva di Kusama, che comprende 79 opere dal 1940 al 1980.

1989 --Alla Queensland Art Gallery un' installazione del 1981 di Kusama, organizzato in collaborazione con il Museum of Modern Art di Saitama. Un grande risveglio di interesse euro-americano del lavoro dell'artista è segnato da 'Yayoi Kusama: A Retrospective' presso il Centro per l'Arte Contemporanea internazionale, New York, e 'nel contesto: Yayoi Kusama, Soul Flashes' al Museum of Modern Art, Oxford. Lei diventa la prima artista giapponese ad aggiudicarsi la copertina della rivista "Art" in America.

1991 -- Kusama conduce un evento di fronte al Sony Building di Ginza, a Tokyo, che copre l'intero spazio, tra spettatori e giornalisti, a pois. Mostra 23 nuovi dipinti e sculture presso la Fuji Television Gallery, mentre il suo nono romanzo è pubblicato nel mese di aprile. Finisce l'anno da protagonista nella Tokyo Decadence Film, scritto e diretto da Ryu Murakami.

1992 -- Il decimo romanzo di Kusama appare a gennaio, mentre un libro di opere di stampa è pubblicato in maggio. Il Sogetsu Art Museum di Tokyo, ospita la retrospettiva 'Yayoi Kusama".

1993 --- Kusama e' la prima artista ad avere una mostra personale al Padiglione giapponese alla 45ma Biennale di Venezia. La mostra raccoglie importanti opere giovanili dal 1950, grandi sculture e dipinti dal 1980, nonché le opere più recenti. L'artista conduce una performance in camera a specchio (zucca) durante il vernissage nel mese di giugno. Il romanzo New York Story appare anche nel mese di giugno. Nel mese di luglio, Kusama collabora con il musicista inglese Peter Gabriel su un'installazione a Yokohama.

1994 -- Alcune opere di Kusama sono incluse insieme a quelli dei coetanei giapponesi Minoru Kawabata, Tetsumi Kudo, Kenzo Okada e Jiro Yoshihara nel 'arte giapponese dopo il 1945: Grido contro il cielo', mostrata al Museo Yokohama of Art, Solomon di New York R Guggenheim Museum e il Museum of Modern Art di San Francisco. Nella Galleria Fuji Television mostra personale 'Yayoi Kusama: My Way Solitary to Death', Kusama presenta un'installazione a specchio esagonale e una scala senza fine, tra le altre nuove opere. Produce anche un video musicale per Peter Gabriel, e pubblica un altro romanzo intitolato The Madhouse of Ants. La Zucca del 1994 diventa la prima scultura ad essere installata all'aperto a Naoshima in Giappone.

1995 -- Kusama inizia a lavorare con Ota Fine Arts di Tokyo, nel mese di luglio, presenta una mostra personale chiamata 'Yayoi Kusama: sono morto suicida' e nel mese di settembre, partecipa a una mostra di fotografia di gruppo.

1996 -- La mostra 'Yayoi Kusama: gli anni 1950 e 1960: dipinti, sculture, opere su carta' alla Paula Cooper Gallery conferma la rivalutazione dell'artista come una figura importante nell' avanguardia del dopoguerra americano.

1997 -- Kusama è sulla copertina del numero di febbraio della rivista Artforum. Oltre una dozzina di mostre durante l'anno, tra cui una mostra di lavori recenti alla Margo Leavin Gallery di Los Angeles.

1998 ---- Un anno intenso che vede la partecipazione alle biennali di San Paolo e Taipei; presentazioni personali dei nuovi lavori a New York, Tokyo, Londra e Parigi, e 'Amore Per Sempre: Yayoi Kusama, 1958-1968 'presso il Los Angeles County Museum of Art. Un tour espositivo al Museo di New York di Arte Moderna, il Walker Art Center di Minneapolis e al Museum of Contemporary Art di Tokyo. Il romanzo Violet Obsession è pubblicato nel mese di luglio, e diversi libri sono tradotti in inglese.

1999 --- Kusama pubblica il romanzo New York '69 e collabora con la stilista giapponese Issey Miyake. Traduzioni cinesi di suoi romanzi vengono pubblicati. A Tokyo mostra 'Love Forever: Yayoi Kusama, 1958-1968' al Museo di Arte Contemporanea è accompagnato da 'In Full Bloom: Yayoi Kusama, anni in Giappone', che completa la storia dell'artista, includendo i lavori prodotti prima e dopo i suoi anni a New York. La mostra comprende oltre 200 opere che coprono più di 50 anni di produzione di Kusama.

2000 -- Kusama contribuisce con un'opera alla Biennale di Sydney. Un volume sulla sua vita è pubblicato da Phaidon Press, curato da Akira Tatehata.

2002 -- Il Matsumoto City Museum of Art della città natale di Kusama presenta una mostra retrospettiva, che copre tutti gli aspetti dell'artista e riunisce più di 280 opere. Kusama è uno dei tre artisti più anziani (gli altri sono Nam June Paik e Lee Ufan) presenti in 'APT 2002: la Triennale d'Arte Contemporanea' presso la Queensland Art Gallery. Kusama produce la sua prima scultura a fiore per il Kirishima Open Air Museum. Un' autobiografia di Yayoi Kusama è pubblicata per la prima volta in giapponese.

2003 -- Kusama espone una scultura a forma di fiore su una piccola collina a Matsudai; apre anche una boutique nella stessa città. Un'altra scultura a fiori viene prodotta per la città francese di Lille.

2004 -- Per la mostra 'Kusamatrix', l'artista trasforma le gallerie del nuovo museo Mori Art di Tokyo in installazioni immersive. Una grande retrospettiva presso il Museo Nazionale di Arte Moderna di Tokyo e si reca a Kyoto, Hiroshima, Kumamoto e Matsumoto.

2005 -- Kusama collabora per la progettazione della 2 ° Triennale di Yokohama.

2006 -- Kusama crea una zucca rossa alta quattro metri "Red Pumpkin" per il 'Naoshima standard Exhibition', mentre la sua opera per la Biennale di Singapore è installata in affollati centri commerciali. Riceve due Awards giapponesi: l' Ordine del Sol Levante (Raggi in oro con Rosetta) e dal Praemium Art Association del Giappone per la pittura.

2007 -- Kusama si impegna in numerose mostre, così come nella moda e progetti di arte nel corso dell'anno.

2008 - La retrospettiva 'Yayoi Kusama" apre al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Paesi Bassi, prima di recarsi al Museo di Arte Contemporanea di Sydney, e la City Gallery Wellington, in Nuova Zelanda, nel 2009-10. L'artista espone anche alla Biennale di Liverpool, e il documentario I Adore Me è uscito in DVD in Giappone. Nonostante la crisi finanziaria globale, il No. 2 del 1959, un dipinto già di proprietà di Judd, viene venduto per US $ 5 792 000 all'asta a New York, il lavoro piu' costoso di un'artista femminile.

2010 --- Un video di Kusama è mostrato alla Biennale di Sydney del 2010. Due di fiori di Kusama sono inclusi nella Aichi, triennale giapponese e l'artista è incaricato di progettare un bus, che ha per titolo Mizutama Ranbu (Pois Dance Selvaggia), il cui percorso viaggia attraverso la sua città di Matsumoto.

2011 --- La retrospettiva 'Yayoi Kusama' apre al Museo Reina Sofia di Madrid, segue al Centre Pompidou di Parigi, alla Tate Modern di Londra e il Whitney Museum of American Art di New York. Tre ore di speciale sull'artista sono in onda su NHK in Giappone nel mese di agosto e in ottobre, la versione in lingua inglese di Infinity Net: Autobiografia di Yayoi Kusama è stata pubblicato da Tate Publishing, London. 'Yayoi Kusama: Look Now, See Forever' apre alla Galleria d'Arte Moderna di Brisbane nel mese di novembre.

2013-- Le chiavi per interpretare l’opera di Yayoi Kusama, forse la maggiore artista giapponese vivente, si incontrano già all’inizio della immensa mostra retrospettiva che la Tate Modern a Londra e il Whitney Museum a New York hanno allestito rispettivamente la primavera scorsa e quest'estate (fino al 30 settembre).

L' opera che piu' mi piace, una sensazione nuova, come si entrasse nel paese delle meraviglie e': «Fireflies on the Water» Yayoi Kusama, «Fireflies on the Water», 2002. Specchi, plexiglass, 150 luci e acqua, 281,9 × 367 × 367 cm. Whitney Museum of American Art, New York La stanza, in cui i visitatori entrano uno alla volta. Intitolata «Lucciole sull’acqua», è una delle sue «Infinity Room» o camere dell’infinito. Tutto, in essa, è inarrivabile. Le mura, totalmente ricoperte di specchi, sono a distanze che il visitatore, installato su una piccola pedana, non puo' raggiungere con le mani; non puo' raggiungere neanche la profondità perché la pedana poggia su uno strato d’acqua su fondo nero. La fievole luce è fornita da migliaia, di luci minuscole gialle e blu delle pareti di specchio.

Clicca per vedere il video: «Fireflies on the Water»

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Yayoi Kusama

 

 

 

 





 

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